È improrogabile l’esigenza di avviare un piano per il rinnovamento dell’edilizia scolastica, noi abbiamo le idee chiare e un piano per realizzarle.
Il patrimonio edilizio della scuola italiana è oggi costituito da 52.000 strutture con un’età media superiore ai 60 anni. Molte di esse versano in uno stato di degrado avanzato, necessitano di adeguamento alle più recenti norme sismiche e ambientali, sono inadatte alla digitalizzazione e alle nuove esigenze di sicurezza sanitaria evidenziate dalla crisi pandemica
Gli spazi scolastici attuali risultano progettati e costruiti in funzione di criteri didattici obsoleti e di principi educativi tutti da ripensare. Inoltre, le strutture, destinate a ospitare oltre 1.000.000 di nuovi studenti l’anno, sono decisamente sovradimensionate per il flusso demografico attuale: nel 2020 i nuovi studenti sono stati 450.000, nel 2030 saranno 380.000.
Il PNRR presentato dal Governo Draghi afferma che un serio piano di rilancio e di ripresa del Paese passa attraverso investimenti di riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture, ma soprattutto è evidente che la preoccupazione principale sia rivolta alle prossime generazioni, alle quali va garantita un’educazione rispondente ai tempi. L’edilizia scolastica in questo ricopre un ruolo prioritario, pertanto è imprescindibile avviare un piano di rinnovo dell’edilizia scolastica nazionale.
Le risorse finanziarie che si possono mettere in campo sono ingenti. In primis i fondi del PNRR e quelli già stanziati dal MIUR, ai quali possono essere affiancati finanziamenti pubblici locali prevedendo con trasparenza e decisione il contributo di fondi strutturati finalizzati. In questo modo l’investimento immobiliare nell’educazione potrà entrare a pieno titolo negli interessi della finanza e dei fondi che operano con i criteri ESR.
Proponiamo il rifacimento di 2000 scuole con un piano realizzabile in 5 anni, sul quale coinvolgere gli utenti, i docenti, le imprese e le istituzioni nel segno di una effettiva collaborazione tra pubblico e privato, per assicurare alle nuove generazioni un futuro educativo migliore.
È indispensabile attuare una governance complessiva che presieda all’intero processo di rinnovamento del patrimonio edilizio del settore educativo, che tenga conto delle esigenze effettive e che garantisca efficienza e tempi di esecuzione ragionevolmente brevi, nel rispetto di normative semplici e chiare. Come? Istituendo un’apposita cabina di regia nazionale dedicata al tema, con compiti di indirizzo e monitoraggio.
Dobbiamo supportare finanziariamente gli Enti Locali nell’attuazione di iniziative di ristrutturazione o rifacimento delle strutture scolastiche che adottino modelli innovativi di implementazione delle nuove opere, coerenti con logiche costruttive di sostenibilità e rigenerazione urbana. In questo modo apriamo la strada a possibili collaborazioni tra pubblico e privato, anche mediante l’eventuale alienazione delle strutture scolastiche vetuste e preesistenti in cambio della realizzazione di nuove strutture da parte del privato.
Analizziamo ed interpretiamo l’utilizzo e l’entità degli spazi scolastici domandandoci come rispondere alle crescenti necessità. Per questo ogni nostra proposta è capillarmente supportata dallo studio del nostro team di professionisti in collaborazione con il Politecnico di Milano e da approfondimenti e studi periodici.
Proponiamo un layout innovativo, digitale, sostenibile e sicuro in un contesto urbanistico accessibile per i trasporti e vivibile oltre gli orari scolastici, con costi di gestione significativamente ridotti.
Coinvolgiamo tutti coloro che possono contribuire alla causa. La normativa europea e il più recente codice degli appalti favoriscono e regolano il coinvolgimento di operatori privati.
Digitalizziamo progettazione, realizzazione e gestione degli edifici grazie alle importanti innovazioni tecnologiche a disposizione. Il BIM è stato inoltre introdotto come obbligo per le gare pubbliche permettendo di replicare bandi e progetti.
Ridestiniamo vecchie scuole periferiche in vista di nuove aggregazioni. Molte di esse sono collocate in zone di prestigio o di valore logistico. Un diverso impiego può generare molto più valore e reddito.
Cogliamo ogni opportunità. La finanza ha ampliato il proprio interesse alle iniziative sociali. Un fondo per le scuole potrebbe essere una novità apprezzata, di interesse anche per fondi interessati all’acquisto di immobili pubblici.
Favoriamo la creazione di una “Filiera Edilizia Scuola Made in Italy”. Un approccio sistematico che consente di creare standard di realizzazione, con una catena della fornitura dei materiali, dei progettisti e dei costruttori.
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